mercoledì 23 gennaio 2008

Incredibile ma vero. Anzi quotidiano.

La notizia (di questa volta) e' che alcuni fornitori stranieri "non consegnano in Italia e in Africa".

Riporto da questo post di Marco una notizia che ha dell'incredibile, ma qui in Italia l'incredibile e' ormai dell'ordine del giorno.


Naturalmente anch'io ho il mio aneddoto da raccontare: una prioritaria spedita il 5 gennaio e ancora da consegnare a Milano. All'operatore delle poste a cui ho segnalato la cosa, la notizia non ha smosso nemmeno un ciglio, e la risposta (con la stessa espressione da pesce bollito che racconta Marco) e' stata: "doveva spedirla come raccomandata se voleva che venisse tracciata". Cioe' doveva pagare 3,5 Euro invece di 1,5 per spedire otto pagine in formato A4 con la sicurezza del recapito. Cioe' non solo spedire come "prioritaria" e' equivalente oggi al servizio che si dovrebbe avere spedendo normalmente, ma forse nemmeno questo e' ancora sufficiente visto che si consiglia la raccomandata (7000 lire per una lettera per essere sicuri che le Poste facciano quello che devono fare da sempre e dappertutto).

[edit 24/1 14:30] E adesso arriva anche la class action contro Poste Italiane.

Ma il punto e' che non si tratta piu' di episodi, caro Marco e voi tutti, e che raccontarli come eccezionali travisa la realta'. Cio' che e' incredibile per semplice pudore di alcuni, e' ormai comune realta' per molti, per troppi. "L'Italia come l'Africa" per via delle spedizioni postali, dunque. Ma non solo. "Il re e' nudo": ce lo stanno dicendo da tutto il mondo e sempre piu' spesso. Ma qui nessuno si sveglia dall'incantesimo.

Evidentemente non solo il re e' nudo in Italia, ma anche milioni di italiani con lui (e moltissimi prima di lui): se queste cose possono succedere e' solo perche' una vasta moltitudine chiude un occhio, acconsente, e alla fine si adegua. "Non si accettano lezioni di moralita' da nessuno", e quindi ale' nel baratro del menefreghismo, dell'inettitudine e della corruzione. Proprio per l'instaurarsi di questo costume (che certamente avra' fatto comodo innanzi tutto a persone non proprio integerrime, e che comunque non e' il motto soltanto del Mastella di turno), proprio per questo sciagurato principio di incivilta', ancor piu' della incertezza della pena, si e' spezzata l'ultima possibilita' di questo paese di reagire e raddrizzarsi. Si e' spezzata la spina dorsale di questo paese.

Propongo allora l'introduzione del concetto di "moralita' relativa": "Se io ho rubato 1000 e tu hai rubato 1000000, io posso richiamarti al principio che non si ruba" (e punirti/farti punire). Cosi' poi ci sara' uno che ha rubato 10, che fara' il c..o a me, e via via fino ad una pulizia progressiva di tutta sta monnezza. Se no qui, ragazzi, non se ne esce piu'.

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