mercoledì 16 luglio 2008

Cambio di prospettiva


La singolarità è vicina

Ray Kurzweil

Editore Apogeo






Da una discussione sul libro in corso su Anobii:

clipped from www.anobii.com

Mi sembra sicuro fin d'ora che l'interconnessione attraverso internet con gli altri 'cervelli' e con qualunque altro oggetto interfacciato col web, aumenta enormemente la 'potenza di calcolo' dell'umanita' (non del singolo!).

Ma mi domando se sta veramente nascendo UNA macchina nuova ?

http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/07/kevin-kell...

http://www.kk.org/thetechnium/archives/2007/11/dimensi...

[...]

Nella prospettiva 'a breve', anche sapendo che nessun vero salto nell'evoluzione si sara' compiuto, c'e' il dubbio che questa entita' bionica che si va pian piano realizzando, a partire dal giorno d'oggi, cioe' "umanita'+web+macchine", avra' mai una sorta di coerenza (non dico autocoscienza) tale da poterla riferire come "unica".

Qui un'altra domanda potrebbe essere, cosa permette di riferire ad un organismo come ad un "unico" organismo ? esempio: perche' 1 cellula e' un'unica entita', 2 no, ma se sono opportunatamente combinate allora sono 1 molecola, e cosi' via ? come deve essere opportunamente combinata la somma di "noi+web+macchine" perche' si possa un giorno parlarne come fosse 1 solo organismo ?

[...]

Sulla singolarita' di Kurzweil, sara' anche 'vicina', ma io ancora non la vedo ;-D
Non nel senso che non ci credo (anzi ci credo, si!), ma non riesco a vedere cosa possa essere, e quindi non mi esprimo piu' di tanto.

Qui ricordo l'esempio degli indio americani che videro le caravelle spagnole profilarsi all'orizzonte, ma non potendole riconoscere come navi perche' non avevano mai visto prima nulla di simile, pensarono a strane onde marine, e quindi non furono preparati all'arrivo di stranieri.

[...]

Penso che la singolarita' prossima ventura non significhi necessariamente il trasferimento del controllo dell'uomo alle macchine, ma solo di qualcosa che non e' mai stato comunque sotto il controllo dell'uomo, esattamente come, per esempio, oggi lascio al mio feed reeder il compito di governare i 1000 e passa flussi di conversazioni che seguo, ma non per questo mi sento limitato dal software nell'esprimere il mio arbitrio in quelle conversazioni.

L'unico pericolo che vedo e' nelle intenzioni degli uomini, i quali, mossi da malvagi interessi di potere, applicheranno in maniera distorta l'enorme potenza tecnologica, a danno di altri uomini, che costringeranno a fronteggiare minacce anche molto gravi.

Anche all'epoca della singolarita', homo homini lupus. Chissa' se anche dopo la singolarita' ? Sempre che ci si arrivi.

[...]

Ma l'imminente (e incombente) entita' superumana che avrebbe maggiori possibilita' del singolo uomo, e dell'umanita' tutta, e la cui natura e forza starebbe proprio nella sua rete di interconnessioni che tutto comprende, nostri cervelli e corpi inclusi, non esiste gia' ? nell'ambito di cosa stiamo gia' vivendo ? di cosa siamo GIA' soltanto una parte, attiva ma non certo definitiva ? .

Chiamalo come vuoi, Madre Terra, Ecosistema, Universo ..., noi stiamo solo contribuendo, bene o male, al suo sviluppo. La sua superiorita' e' evidente: chi puo' scomparire senza cuasare la scomparsa dell'altro, non siamo noi...


Gino | Jul 16, 2008
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