sabato 11 luglio 2009

Aggiornamenti sul Decreto Alfano e l'obbliga di rettifica

Doverosi aggiornamenti in merito al Decreto Alfano, in approvazione il 14 luglio prossimo.

Innanzitutto l'Intergruppo parlamentare 2.0, sul tema specifico dell’estensione dell’obbligo di rettifica ai “siti informatici” (art.1 comma 28 del provvedimento) ci segnala
gli interventi:

  • del Sen. Felice Belisario (Italia dei Valori), estensore di un emendamento che esclude dall’ambito di applicazione del comma 28 i “bloggers che non abbiano registrato la propria testata”.

  • del Sen. Luigi Vimercati (PD), che ha richiesto che nel parere formulato dalla Commissione Comunicazioni in merito al provvedimento venisse inserito un rilievo volto a limitare l’ambito applicativo del comma 28 alle sole testate diffuse per via telematica. Tale richiesta tuttavia non è stata accolta nel parere espresso dalla Commissione (v. resoconto) .

  • dell’On. Antonio Palmieri (PDL) che ha avviato una discussione con alcuni esperti della rete e con il Sen. Lucio Malan per “impedire che un’interpretazione estensiva del testo della legge sulle intercettazioni telefoniche colpisse con misure esagerate i blog amatoriali, come se fossero testate d’informazione registrate”. Trovate ulteriori informazioni sul suo blog (ultimi 2 post su questo tema).
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Inoltre Stefano Quintarelli ci regala un'azzeccatissima vignetta, e un articolo denso di profonda saggezza (come sempre):
clipped from blog.quintarelli.it
AnonimatoProtetto

In definitiva, Internet non e' cosa terza rispetto alla vita, fa parte della vita, e delle sue regole, norme e leggi.

E cio' era cosi' anche per Mafalda, anche al telefono, e Quino giustamente ironizzava sul fatto che il pubblico, in larga misura, non lo sapeva.
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Infine mi sono ritrovato perfettamente nel riepilogo di Massimo Giuliani:
ma su una cosa potete credergli: nessuno perderà il sonno per lo sciopero dei blogger.
Guardo con curosità, invece, all’iniziativa di aprire un wiki sul quale scrivere collettivamente una proposta di emendamento. E guarderei con favore a una proposta di inondare la posta elettronica del ministro Alfano di centinaia di post, selezionati dalla rete, per fargli sapere che quello di cui si sta parlando non è un passatempo da ragazzini, ma un elemento importante di una novità che altrove (negli Stati Uniti come nel tormentato Iran) sta diventando parte integrante del rapporto fra i cittadini, l’informazione e la politica. E che nessuno chiede che il web sia una specie di zona franca e senza regole (una legge sulla diffamazione esiste già ed è più che sufficiente), ma solo che chi intende legiferare sull’argomento faccia il piccolo sforzo di provare a conoscerlo.
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#NoDDLintercettazioni #lodoalfano #norettifica #obbligorettifica

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